In un panorama economico globale caratterizzato da tensioni geopolitiche crescenti e politiche monetarie in evoluzione, è interessante prevedere l‘evoluzione dei tassi di interesse.
Questo articolo offre un’analisi approfondita delle tendenze attuali e delle previsioni per i prossimi 12 mesi anche in funzione delle strategie di investimento.
Il Contesto Attuale: dove siamo oggi
Dopo un periodo di politiche monetarie restrittive adottate dalle principali banche centrali per contrastare l’inflazione post-pandemia, ci troviamo ora in una fase di transizione.
La Federal Reserve americana ha avviato un ciclo di tagli dei tassi nella seconda metà del 2024, mentre la BCE ha seguito un percorso simile, seppur con tempistiche leggermente diverse.
Al momento, i tassi di riferimento si trovano in una posizione che potremmo definire “elevata ma in discesa”, con l’inflazione che mostra segni di stabilizzazione nelle economie avanzate.
Tuttavia, il quadro è complicato da eventi geopolitici che creano incertezza e volatilità nei mercati globali.
L’Impatto della Situazione Geopolitica sui Tassi di Interesse
La situazione geopolitica mondiale continua a rappresentare uno dei fattori chiave nell’evoluzione dei tassi di interesse. Diversi elementi meritano particolare attenzione:
- Tensioni Commerciali e Nuovi Equilibri Economici
→ Le relazioni commerciali tra Stati Uniti, Cina ed Europa continuano a evolversi, con implicazioni significative per i flussi di capitale globali.
→ I dazi commerciali e le politiche protezionistiche influenzano le catene di approvvigionamento globali, con potenziali effetti inflazionistici che potrebbero rallentare la riduzione dei tassi. - Crisi Energetica e Transizione Verde
→ I conflitti in Europa orientale e Medio Oriente mantengono una pressione sui prezzi dell’energia, nonostante gli sforzi per diversificare le fonti di approvvigionamento.
→ La transizione energetica verso fonti rinnovabili richiede investimenti significativi, creando una domanda di capitale che influenza i tassi di interesse a medio termine. - Frammentazione Geopolitica e De-Globalizzazione
→ La tendenza verso la regionalizzazione dell’economia mondiale comporta pressioni inflazionistiche e crescita dei tassi di interesse.
Previsioni per i Prossimi 12 Mesi: Analisi Trimestrale
Secondo trimestre 2025 (Aprile-Giugno)
- Nei prossimi mesi, è probabile che assistiamo a un proseguimento del ciclo di allentamento monetario già iniziato.
→ La Federal Reserve potrebbe effettuare ulteriori tagli di 25 punti base, portando il tasso di riferimento verso il range 3,75-4,00% entro giugno 2025.
→ La BCE potrebbe seguire un percorso simile a quello della Federal Reserve, riducendo il tasso sui depositi verso il 2,75%.Tuttavia, questo processo sarà probabilmente più graduale rispetto ai cicli di allentamento del passato, poiché le banche centrali rimarranno caute di fronte all’incertezza geopolitica.
Previsione tassi interbancari (Euribor 3 mesi): 2,6-2,8%
Terzo trimestre 2025 (Luglio-Settembre)
- Durante l’estate, l’attenzione si sposterà sui dati macroeconomici e sulla loro interpretazione da parte delle banche centrali.
→ Se l’inflazione continuerà a convergere verso i target (2,00%) potremmo assistere a un’accelerazione del ciclo di tagli in particolare nell’ipotesi di rallentamento economico.
→ I rischi geopolitici potrebbero tuttavia intensificarsi in questo periodo con possibili ripercussioni sui prezzi delle materie prime e dell’energia.
Previsione tassi interbancari (Euribor 3 mesi): 2,4-2,6%
Quarto trimestre 2025 (Ottobre-Dicembre)
- Il quadro diventerà più chiaro in autunno, con una probabile continuazione dell’allentamento monetario, portando i tassi di riferimento verso livelli più neutrali.
→ Le banche centrali potrebbero iniziare a divergere nelle loro politiche in questo periodo, a seconda dell’andamento delle rispettive economie.
Previsione tassi interbancari (Euribor 3 mesi): 2,1-2,4%
Primo trimestre 2026 (Gennaio-Marzo)
- All’inizio del 2026, i tassi di interesse dovrebbero trovarsi in una fase avanzata di normalizzazione, con un possibile livello di equilibrio di lungo termine più elevato rispetto al periodo pre-pandemia, a causa delle pressioni inflazionistiche strutturali legate alla transizione energetica e alla riconfigurazione delle catene globali del valore.
Previsione tassi interbancari (Euribor 3 mesi): 1,9-2,2%
Implicazioni per gli investitori: strategie per navigare l’incertezza
Reddito Fisso: Opportunità e Rischi
- In un contesto di tassi in discesa, il reddito fisso torna ad essere interessante, ma con alcune cautele:
→ Obbligazioni Governative:
Le obbligazioni a medio-lungo termine potrebbero beneficiare della discesa dei tassi, con potenziali guadagni in conto capitale. Tuttavia, la volatilità potrebbe rimanere elevata.
→ Titoli Corporate:
Le obbligazioni societarie di qualità (investment grade) offrono un buon compromesso tra rendimento e rischio, specialmente nei settori meno esposti ai rischi geopolitici.
→ Debito Emergente:
Selettività è la parola d’ordine, con preferenza per paesi con fondamentali solidi e minore esposizione alle tensioni geopolitiche globali.
Mercati Azionari: Settori da privilegiare
- La riduzione dei tassi di interesse tende generalmente a favorire i mercati azionari, ma in modo non uniforme:
→ Tecnologia e Growth:
Questi settori potrebbero beneficiare maggiormente di tassi più bassi, ma le valutazioni rimangono un punto di attenzione.
→ Utilities e Settori Difensivi:
Offrono stabilità in un contesto di incertezza geopolitica.
→ Energie rinnovabili:
Gli investimenti nella transizione energetica potrebbero accelerare, favoriti da politiche pubbliche di sostegno.
Mercato Immobiliare: una ripresa graduale
- Il settore immobiliare, pesantemente colpito dall’aumento dei tassi, potrebbe vedere una ripresa graduale:
→ Residenziale:
La domanda compressa potrebbe tornare a manifestarsi, sostenuta da tassi ipotecari più accessibili.
→ Commerciale:
Maggiore cautela è richiesta, data la trasformazione strutturale di alcuni segmenti (uffici, retail).
→ Logistica e Data Center:
Continuano a offrire opportunità interessanti, sostenuti da trend di lungo termine.
Fattori di rischio e scenari alternativi
- Scenario Rialzista: Persistenza dell’Inflazione
Nonostante le aspettative di un allentamento monetario, esiste il rischio che l’inflazione si dimostri più persistente del previsto, costringendo le banche centrali a mantenere tassi più elevati per un periodo prolungato. Questo scenario potrebbe materializzarsi in caso di:
→ Escalation dei conflitti geopolitici con impatti significativi sui prezzi dell’energia
→ Aumento dei salari al di sopra delle aspettative
→ Interruzioni prolungate nelle catene di approvvigionamento globali
- Scenario Ribassista: Recessione Globale
All’estremo opposto, un rallentamento economico più marcato del previsto potrebbe portare a tagli dei tassi più aggressivi:
→ Crisi del debito in economie vulnerabili
→ Correzioni significative nei mercati immobiliari
→ Contrazione dei consumi dovuta alla perdita di potere d’acquisto
Conclusioni: adattarsi al nuovo regime di tassi
- I prossimi 12 mesi si preannunciano come un periodo di transizione verso un nuovo regime di tassi di interesse, probabilmente più elevati strutturalmente rispetto al decennio pre-pandemia, ma in graduale discesa rispetto ai livelli attuali.
- Gli investitori dovrebbero adottare un approccio flessibile e diversificato, prestando particolare attenzione ai segnali provenienti dalle banche centrali e al contesto geopolitico in evoluzione.
- La capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di scenario sarà determinante per cogliere le opportunità e mitigare i rischi in questo contesto complesso e dinamico.
In un mondo caratterizzato da crescente incertezza, la diversificazione geografica e settoriale, insieme a una gestione attiva della duration nel reddito fisso, rappresentano strumenti essenziali per costruire portafogli resilienti, capaci di navigare efficacemente le acque mosse dei mercati finanziari globali.
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